Monday, February 11, 2008

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Salvatore Quasimodo in Sondrio

Ma che c'entra Salvatore Quasimodo con la Valtellina? Che ci fa il poeta siciliano, premio Nobel per la letteratura, poeta ermetico e traduttore impareggiabile di poesia antica tra le aspre montagne retiche? Nella raccolta poetica "Ed è subito sera" compaiono due liriche che evocano inequivocabilmente il paesaggio valtellinese. Si tratta di "La dolce collina" e "Sera nella valle del Masino".

La prima è forse la più nota e viene quantomeno citata dai libri locali che parlano del paese di Ardenno: qualcuno ha pure pensato di dare un nome alla donna con "un fiore di corallo tra i capelli" cercandola tra le abitanti delle "scure case del borgo" dal quale il poeta ascolta l'Adda. In ogni caso il verso "la dolce collina d'Ardenno" ci sta bene sugli opuscoli turistici e viene quindi riportato, magari anche solo come citazione.

Sorte opposta è toccata invece all'altra lirica, vuoi per l'oscurità del linguaggio ermetico, vuoi per l'aria cupa che vi si respira. Versi come "Presto la rana cresce il verde: è foglia" ricordano più le sestine del trobar clus della poesia delle origini, che le chiazze di colore di altre più famose poesie di Quasimodo:"Ride la gazza, nera sugli aranci". Ma versi come "e l'allarme / è un canto di cupo dialetto" o locuzioni quali "cesure straziate", "lamento del corvo", "immutabile la noia", "freddo pietoso" non danno della Valtellina un'immagine felice da cartolina illustrated and were therefore censored from students of local history and memory.

Moreover Quasimodo was not by choice in Sondrio. In 1934, acting as interim surveyor at the Civil Engineering Department, got a transfer to Milan, but a bureau chief who did not like the poets confined him in Valtellina. At the offices of Piazzale Lambertenghi spent as little time as possible, so that an employee was accused of being ineffectual and even earned an official warning. In fact, just could not take the train back to Milan where he spent his time with artists and journalists in the most famous cafes in the city. On the train, which came and went, but courted the young teacher and requested them to leave the study by Carducci to appeal to modern poets.

So women were always in his speeches as well as in his poems.


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